Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

219892
Storie d'amore e di dolore 23 occorrenze
  • 1893
  • Casa editrice Galli
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

, smossi, sprizzavan barbagli rossi e gialli. — Domani, ch'è la vigilia, non so se potrò capitar da te — diss'egli. Leda non rispose. Lui continuò: — La

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della notte, pianta comune e resistente, e le canne d'Asia ibride, cariche di foglione smisurate, sembravano messi lì per ironia di confronto tra la

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La fabbrica in costruzione ergevasi, immane scheletro dall'esterna ossatura di legname, su fino a un'altezza che pareva smisurata. La luna, nelle

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Benchè il palazzo — uno dei soliti casamenti nuovi, senz'ombra di gusto architettonico — fosse molto grande e soleggiato, la portineria, situata su

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Spesso, quasi ogni giorno, la moglie del generale comandante il Corpo d'esercito, una delicata signora del settentrione d'Italia, soleva, dopo fatto

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I. La vendita era andata bene. L'asta pubblica seguiva in una di quelle sale senza un padrone fisso che si sogliono adoperare a un tal uso: luoghi

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processione di gente la più diversa. In quell'androne e nei suoi pressi stanziavan, come al solito, gruppi di femmine ciarliere per cui l'aria rintronava d'un

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— Dunque, non volete esser de' nostri? — diss'ella, piegando sempre la testolina a mo' d'invito, con un bel sorriso che le scopriva una fila unita di

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'«American Boarding-House», la grande pensione che tiene la signora Alford a Chiaia, proprio dove termina la villa. — Sempre qui piantato! Pare

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I. Ampia, bruna, severa, quella badia medioevale sorgeva a mezzo il colle fiesolano, tutto ammantato di campi e fiorito di ville, con la solennità

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sogni brutali e, a momenti, buttava via le coperte e si trovava con la fronte abbronzata madida d'un sudor freddo più simile a quello della morte che a

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sguardi feroci di lui e dal contegno sostenuto della ragazza, gli davan la baia consigliandolo a non dimagrar dell'altro, se non voleva che la

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momenti, era un fitto cicaleccio di serve; e la carrucola affidata agli alti ferri ricurvi congiungentisi sotto un gran giglio a trafori, strideva aspra

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II. Erano ormai parecchi giorni da che suor Istituta vegliava a quel capezzale, udendo a tratto a tratto la bella voce vibrata e profonda

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II. Un luogo dell'abbazia rimasto intatto era. la chiesa, le cui maestose linee spiccavano nella perfetta purezza d'ogni opera del Brunellesco, il

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III. Una volta, da che erano parecchi giorni che nessun più vedeva la strega con dietro le sue galline, a un abitante della badia venne in mente

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lavorio, si risolvono un giorno in un fenomeno inatteso e cambiano gli aspetti dei luoghi. Ricordava con tardo rammarico che, durante la loro vita comune

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di due o tre oggetti, curioso d'osservar un ambiente tutto nuovo per lui; e stava, a punto, per uscirne, quando la dama del cinquecento si mostrò

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malinconica, chiedeva da mangiare, sempre da mangiare. — È allupato! — esclamava la grossa padrona di casa strabuzzando gli occhi. E allora suor Istituta

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caratteristica divisa. Era la prima volta che lo incontrava, e bisogna convenire che gli dispiacque non poco con quella capigliatura bruna e folta

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III. Erano più delle undici quando i due toscani rientrarono alla pensione di Chiaia. In un angolo del salone, la padrona e il capitano Borise

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tardi bisognerà bene che lei ne sia informata — fu la risposta. - Mio Dio, ch'è stato? - Si tranquillizzi, o non le dico nulla. - No, no, dica, dica

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IV. Era il primo giorno ch'egli s'alzava dal letto. Aveva fatto un grande sforzo di volontà, non ostante che la buona nutrizione e le cure costanti

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